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Channel: Aziende a rischio incidente rilevante – SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente
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Sicilia, l’attività ispettiva presso gli impianti di competenza regionale

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A fronte di 22 installazioni Ippc con autorizzazione AIA ministeriale (pari al 14 % del totale nazionale), in Sicilia sono presenti soltanto 73 installazioni con AIA regionale, principalmente rappresentate da impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti.

Nel 2015 Arpa Sicilia ha programmato e svolto 38 ispezioni ordinarie presso installazioni dotate di autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata dalla Regione Sicilia. La programmazione delle attività è stata effettuata a partire dalle frequenze di ispezione stabilite nei provvedimenti di autorizzazione, privilegiando gli impianti che non sono stati controllati da più tempo o nei quali l’ultimo controllo abbia evidenziato la presenza di non conformità.

Questo tipo di installazioni, 73 in totale, in Sicilia sono in gran parte costituite da impianti che si occupano della gestione dei rifiuti, come discariche ed impianti per il trattamento di rifiuti liquidi o per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (compostaggio e trattamento meccanico biologico). L’altro settore di attività maggiormente rappresentato nella Regione è quello dei prodotti minerali, che comprende ad esempio i cementifici e le industrie che producono laterizi.

Distribuzione territoriale delle installazioni AIA regionali

L’attività ispettiva consiste nella verifica del rispetto delle condizioni stabilite nell’autorizzazione e nel campionamento delle opportune matrici ambientali; poiché la principale categoria di installazioni AIA per numerosità in Sicilia è quella della gestione rifiuti, è presso questo tipo di aziende che, nel corso delle ispezioni ordinarie, è stato prelevato il maggior numero di campioni. La tipologia di campioni prelevati ed analizzati, circa 200 in totale, è in massima parte rappresentata da campioni di acqua – sia reflua, sia sotterranea – e di rifiuto, ad es. percolato di discarica, cioè il liquido inquinante che si origina in discarica dalla naturale degradazione dei rifiuti o dal loro dilavamento ad opera delle piogge.

Nel corso delle ispezioni ordinarie, cioè preventivamente programmate dall’Agenzia, sono state inoltre accertate non conformità (NC), di tipo sia amministrativo sia penale, anch’esse concentrate principalmente nel settore della gestione rifiuti. Infatti su un totale di 14 non conformità, equamente distribuite tra amministrative e penali, quasi l’80 % è da attribuirsi ad illeciti riscontrati presso aziende di questo settore. La stessa tendenza è stata riscontrata sui campioni prelevati e sottoposti ad analisi: anche in questo caso delle 49 non conformità accertate il 96 % riguarda campioni prelevati nel settore dei rifiuti.

L’unico controllo straordinario svolto nel 2015 è stato richiesto dall’autorità competente in Sicilia per le AIA del settore rifiuti, l’Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento Acqua e Rifiuti, al fine di verificare i lavori di messa in sicurezza operativa di una vasca di discarica, causata da una perdita di percolato nel marginamento fisico della stessa. Nel corso delle quattro ispezioni svolte a questo scopo non sono emerse ulteriori non conformità.

Nel territorio siciliano sono presenti 35 impianti soggetti alla normativa Seveso di soglia inferiore. Per l’anno 2015 la Regione Sicilia non ha avviato controlli presso questo tipo di impianti, pertanto non sono state condotte visite ispettive né ordinarie né straordinarie.

A cura di Salvatore Caldara e Alessia Arena – Arpa Sicilia
Direzione generale – ST1 Controlli ambientali


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